CAPITOLO 2. AUTISMO: DA PATOLOGIA A OPPORTUNITÀ
Gli studi allo stato attuale dimostrano che nel 70% delle persone autistiche è presente l’esistenza di un ritardo mentale (Gillbert e Coleman, 1992: 32-33), ma questo dato non deve trasformarsi in una automatica semplificazione.
La complessità del disturbo autistico non ci ha ancora permesso di comprendere se l’apparente ritardo mentale è veramente tale oppure è conseguenza della diversità con cui i soggetti autistici raccolgono ed elaborano le informazioni. A riprova di questo è stato dimostrato che nelle persone con Autismo il rendimento nelle diverse abilità è disomogeneo, mentre le persone con ritardo mentale hanno lo stesso livello di rendimento nelle diverse aree.
Alcune persone con Autismo presentano aree di abilità più sviluppate della norma (savant abilities). L’incidenza nell’Autismo di queste abilità eccezionali è del 10%, mentre nella popolazione generale e dell’1%. Queste abilità possono riguardare diverse aree: calcolo, memoria (soprattutto di date e calendari), abilità artistiche e musicali. Si è ipotizzato che lo sviluppo di queste particolari capacità possa essere dovuto alla straordinaria capacità di focalizzare l’attenzione su una specifica e circoscritta area di interesse.
La storia ci racconta di molti personaggi famosi affetti da Autismo, che hanno dato importanti contributi all’evoluzione e allo sviluppo dell’umanità: da Newton a Einstein fino ad arrivare ai nostri tempi.
Temple Grandin (Boston, 29/09/1948) è una professoressa associata di Scienze Animali dell’Università Statale del Colorado, ed è una delle personalità più famose del mondo affette da Autismo. Grazie a lei sono stati ridisegnati e progettati circa metà degli allevamenti di bestiame negli Stati Uniti, con l’obiettivo di ridurre al minimo lo stress cui sono sottoposti gli animali.
Secondo Temple Grandin, il suo successo nel lavoro di progettista dipende proprio dal suo disturbo autistico. Come conseguenza del fatto di essere autistica, riesce infatti a soffermarsi sui più piccoli dettagli e riesce a utilizzare la memoria come fosse un supporto audiovisivo, potendo in questo modo sperimentare mentalmente tutte le possibili soluzioni da adottare, ed è in grado di prevedere anche le sensazioni che proveranno gli animali su cui verrà utilizzata l’attrezzatura progettata.
Partendo dall’osservazione degli animali e delle mucche in particolare, Temple Grandin ha inventano una particolare macchina che lei stessa utilizza per calmare le crisi di panico. Nell’intervista concessa al settimanale Panorama (08/03/2010) dice:
“Durante la pubertà avevo in continuazione attacchi di panico. Un giorno ho visto che quando una mucca veniva stretta fra le grate per la vaccinazione, si calmava. Allora ho provato anch’io a mettermi in quel recinto, e la pressione ha calmato anche me.”
Temple Grandin ha quindi costruito la prima “macchina per gli abbracci”. E dice ancora:
“Le persone autistiche e gli animali ragionano nello stesso modo, non usano le parole ma il linguaggio sensoriale di suoni, odori, tatto. E soprattutto immagini.”
Incapace di tollerare l’abbraccio di una persona, perché sovraccarico di impulsi contraddittori e non comprensibili, Temple Grandin costruisce un congegno con due assi di compensato che si stringevano dolcemente ai lati di una panca.
L’esempio di Temple Grandin non è un caso isolato e le particolari abilità delle persone con Autismo vengono oggi ricercate anche da importanti aziende.
In Danimarca ha sede la Specialisterne, un’azienda che fornisce mappe dettagliate di Copenaghen e di altre città utilizzate per la cablatura telefonica ed il collaudo di software, compresi quelli di Microsoft. Il delicato lavoro, che richiede particolare precisione ed attenzione, è affidato a 40 persone affette da Autismo.
Il fondatore della Specialisterne, Thorkie Sonne, è padre di Lars, bambino a cui è stato diagnosticato il disturbo autistico. Osservando il figlio giorno dopo giorno, Thorkie Sonne ha avuto l’idea di ribaltare il concetto di Autismo, trasformandolo da patologia ad opportunità. L’ispirazione è venuta quando si è accorto che il figlio Lars era in grado, a soli 7 anni, di disegnare mappe perfette dopo aver visto un atlante, con una precisione che sarebbe stata stupefacente anche in un adulto. Da questa osservazione è nata l’idea di fondare la Specialisterne.
In questa azienda lavorano 40 persone autistiche. Il lavoro è molto delicato ed ogni più piccola imprecisione potrebbe condurre a cause milionarie con i clienti. Ma non c’è mai stato uno sbaglio e, anzi, la Specialisterne è pronta ad aprire nuove filiali in tutta Europa, anch’esse destinate ad assumere personale a cui è stato diagnosticato l’Autismo.
Thorkie Sonne ha elaborato procedure e ambienti su misura per i propri dipendenti. I colloqui non seguono le normali regole della selezione del personale: i candidati vengono lasciati in una stanza con un kit di mattoncini LEGO e istruzioni precise. Se se la cavano, vengono assunti. I lavori di gruppo sono ridotti al minimo, i laboratori sono caldi, confortevoli e silenziosi, creati per favorire la concentrazione. Gli orari sono ridotti ed i salari più che dignitosi. Anche i clienti sono consapevoli di dover utilizzare delle accortezze: devono essere gentili senza mai mettere sotto stress o mandare in confusione i dipendenti.
Tutti i ragazzi che lavorano alla Specialisterne possono uscire di casa e vivere una vita piena, mettendo a frutto il loro talento (fonte: Articolo di Roberto Scarcella – Il Secolo XIX – 21/09/2009).
Dalla pagina iniziale del sito di Specialisterne si legge:
“Specialisterne, che in Danese significa ‘specialisti’ è una società socialmente innovativa, in cui la maggior parte dei dipendenti ha una diagnosi nello spettro autistico. I dipendenti lavorano come consulenti aziendali in tema di test su software, programmazione e data entry per i settori pubblico e privato. Sfruttiamo le speciali caratteristiche e i talenti delle persone con Autismo e le utilizziamo come vantaggio competitivo, e come mezzo per aiutare le persone con Autismo ad ottenere un impiego appagante. Specialisterne è presente in numerose sedi in tutto il mondo.”
Anche in Germania esiste un esempio simile. A Berlino nel 2011 è stata fondata Auticon, una piccola società di software testing anch’essa impegnata a promuovere i talenti delle persone con Autismo. Come per Specialisterne, il fondatore, Dirk Mueller-Remus, ha un figlio affetto da Autismo e ha potuto constatare in prima persona come l’intelligenza di una persona autistica possa essere assolutamente fuori dal comune. Il lavoro viene svolto con grande successo e riconoscimento, e oggi Auticon può contare fra i propri clienti azienda di rilevanza internazionale quali Vodafone.
Questa è la home page del sito di Auticon:
E questo è il gruppo dei dipendenti:
L’esempio di aziende come Auticon e Specialisterne è stato seguito anche da altre società, come la tedesca SAP, colosso internazionale che si occupa di realizzare software gestionali, applicazioni e servizi per le imprese. SAP ha annunciato lo scorso anno di voler assumere ragazzi affetti da Autismo fino a raggiungere la percentuale dell’1% di dipendenti autistici entro il 2020. Si tratta di un obiettivo di grande valore dato che la SAP, a livello globale, impiega 65.000 persone (Articolo apparso su Mitte-Berlino – 12/06/2013).
In tutto il mondo stanno aumentando le aziende del settore High Technology che assumono persone con Autismo “ad alto funzionamento” (forma di Autismo non accompagnata da ritardo mentale), perché hanno una memoria eccezionale, sono attente ai dettagli, riescono a essere estremamente concentrate e sono disponibili a svolgere lavori ripetitivi.
Anche in Italia abbiamo un progetto simile, in Abruzzo, chiamato “Start Autismo” che nasce grazie all’appoggio della società danese Specialisterne e che ha l’obiettivo di promuovere l’inserimento al lavoro di persone con Autismo. Sul sito www.startautismo.it è pubblicata per i potenziali datori di lavoro una guida in cui si cerca di spiegare come trasformare i limiti dei lavoratori con Autismo in opportunità per accrescere il valore dell’azienda e contribuire al miglioramento sociale.
Queste realtà ormai diffuse in tutto il mondo dimostrano oltre ogni dubbio che l’Autismo può essere letto con una diversa interpretazione: le persone che ne sono affette possono pensare in modo diverso, favorendo i processi di innovazione.
Sembra esistere una stretta correlazione tra livelli eccezionali di creatività e forme di Autismo cosiddette “ad alto funzionamento”, e ne sono prova gli studi condotti dal professor Michael Fitzgerald, del dipartimento di psichiatria evolutiva presso il Trinity College di Dublino. L’Autismo è legato non solo al campo della matematica e dell’Ingegneria ma anche a quello dell’arte (Michael Fitzgerald – Autismo e Creatività: esiste un legame fra Autismo e abilità eccezionali?).
La testimonianza di persone come Temple Grandin, o dei lavoratori della Specialisterne e della Auticon, i prestigiosi studi condotti da prestigiose università in tutto il mondo, sono tutti indicatori del fatto che l’Autismo non possa e non debba essere considerato solo come una patologia grave e limitante, ma al contrario esso può nascondere delle enormi potenzialità che devono essere favorite. Le diversità del pensiero autistico possono trasformarsi in veri e propri punti di forza.