Haṃsa Libera Scuola di Hatha Yoga

Isvarakrisna

SAMKHYAKARIKA

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Da Prakriti discende Buddhi o Mahat, da questa Ahamkara; da questo il gruppo dei 16, da 5 del gruppo dei 16 originano gli elementi grossolani (Butha).

… gruppo dei 16: Manas, 5 Jnanendriya, 5 Karmendriya, 5 Tanmatra da cui i Butha.

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Buddhi è determinazione (potere di discriminazione); la sua funzione consiste nell’accertare la realtà ed essa è costituita da virtù, conoscenza, distacco e potere ove prevalga il Sattva, è costituita dal contrario in caso prevalga Tamas.

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Ahamkara consiste nella autoaffermazione. Da quello si dipartono due creazioni: 11 sensi e 5 tanmatra

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Dalla parte sattvica di Ahamkara (Vaikrita A.) discendono gli undici sensi, da quella tamasica (Bhutadi A.) i 5 Tanmatra. Entrambi fanno capo alla parte Rajasica di Ahamkara (Taijasa A.).

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I sensi mentali sono gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua e la pelle. La voce, le mani, i piedi, l’ano e i genitali sono i sensi d’azione.

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Il senso interno (Manas) possiede la natura di entrambi: è l’organizzatore. Ha la capacità di riflettere ed è poi da considerarsi alla stregua di un senso in forza dell’affinità. Infine tanto la varietà dei sensi quanto le varietà degli oggetti esterni dipendono da particolari modificazioni dei Guna.

… in forza dell’affinità: derivando tutti dall’aspetto sattvico dall’Ahamkara.

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Le funzioni dei 5 sensi mentali sono le differenti percezioni, quelle dei sensi d’azione sono il parlare, il prendere, il camminare, l’evacuare e il godere.

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La funzione dei 3 consiste nelle loro caratteristiche e non è comune. La funzione comune è rappresentata dai 5 Vayu, cioè Prana Vayu e gli altri.

… dei 3: i Tattva interni, Buddhi, Ahamkara e Manas

… funzione comune: soffio ascendente (Prana Vayu), soffio discendente (Apana Vayu), soffio equilibrante (Samana Vayu), soffio verticale (Vyāna Vayu), soffio pervadente (Udāna Vayu)

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La funzione dei 4 nei riguardi del percepibile è sia istantanea che graduale. La funzione dei 3 nei riguardi di ciò che non è oggetto di percezione diretta deve essere preceduta da quella.

… dei 4: Buddhi, Ahamkara e Manas + un altro senso

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Essi compiono ciascuno la propria funzione, la quale è causata da un impulso che essi esercitano l’uno sull’altro. Unica causa dell’azione è il fine del Purusha. Da nessuno un senso può essere mosso ad agire.

… Essi: Buddhi, Ahamkara, Manas

… può essere mosso ad agire: tutto è finalizzato alla coscienza.

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I sensi sono 13; loro funzione sono il prendere etc. I loro oggetti, rappresentati da ciò che è da prendere etc., sono 10.

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I sensi (organi) interni sono 3 (di 3 generi), quelli esterni 10 e costituiscono gli oggetti dei primi 3.

I sensi esterni esercitano le loro funzioni nel presente, mentre gli interni in tutti e 3 i tempi.

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Di questi sensi esterni i 5 mentali (Jnanaendriya) possono applicarsi a oggetti specifici (grossolani) e non specifici (sottili, prerogativa di Dei e Yogi). Riguardo agli organi di azione (Karmaendiya) la voce ha solo il suono come oggetto (discutibile), gli altri hanno invece 5 oggetti (i 5 Butha).

… 5 oggetti: etere, aria, fuoco, acqua, terra

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Avendo Buddhi, Ahamkara e Manas la facoltà di relazionarsi con tutti gli oggetti (in ogni tempo), i 3 sensi interni sono come i guardiani delle porte, gli altri le porte.

… I guardiani …: hanno la facoltà di controllare il flusso delle informazioni

… Le porte …: sono le vie di accesso al mondo esterno

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Questi sensi, che sono differenti modificazioni dei Guna e diversi l’uno dall’altro agiscono al modo di una lampada (che rende visibile). Essi presentano i rispettivi oggetti a Buddhi affinché divengano percepibili per Purusha.

… diversi l’uno dall’altro: hanno oggetti differenti.

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Dal momento che Buddhi tutto ciò che procura lo procura perché Purusha ne possa fruire è dunque essa, Buddhi, che distingue la sottile differenza tra Prakriti e Purusha.

… tutto: quello che cade sotto il dominio dei sensi nei tre tempi

… la sottile differenza …: ciò che è peculiare all’uno o all’altra

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Gli elementi sottili (Tanmatra) sono non specifici (Avisesa); da questi sono prodotti i 5 grossolani (Butha) che sono chiamati specifici (Visesa) e sono calmi, violenti, offuscatori (piacevoli, penosi e indifferenti).

… calmi, violenti, offuscatori: a seconda della prevalenza di un Guna e dalla relazione con il percipiente.

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I sottili, quelli nati da padre e madre insieme con gli elementi grossolani rappresentano i 3 generi di oggetti specifici: di essi i sottili sono fissi mentre quelli nati da padre e madre sono defettibili.

… I sottili: gli elementi sottili costituiscono Buddhi, Ahamkara e Manas; secondo altra interpretazione qui si devono intendere solo Manas e i 10 Indriya, che rientrano nella categoria della specificità (Vishesa)

… nati …: ovulo e spermatozoo (elementi grossi) attorno a cui si consolida il corpo sottile

… elementi grossolani: il nutrimento che serve per crescere il corpo fisico

… sono fissi: ci dice che Buddhi, Ahamkara e Manas hanno continuità dopo la morte, il corpo fisico decade

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Il corpo sottile, formatosi in principio, distaccato, fisso, composto da Buddhi, Ahamkare, Manas ed elementi sottili, incapace di fruizioni, trasmigra. Esso è impregnato dei modi di essere (Bhava o disposizioni mentali, causa del Samsara).

… formatosi in principio: all’origine della creazione

… incapace di fruizioni: fruisce degli oggetti attraverso la mediazione del corpo grossolano

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Come una pittura non può esistere senza una tela e un’ombra senza un palo, così il corpo grossolano (che è perituro) non può esistere senza un supporto non dissolubile (corpo sottile).

… vale nei due sensi … le due dimensioni si giustificano e sostengono a vicenda

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In vista del fine del Purusha il corpo sottile, in funzione della sua connessione con gli strumenti e i loro effetti e in unione con il potere della Prakriti, agisce al modo di un attore.

Si sottolinea come l’esperienza, che dall’esteriore porta all’interiore, ha come fine la comprensione del Purusha e la liberazione.

… gli strumenti …: sono le virtù

… al modo di un attore: il corpo sottile che si connette con un embrione ne esce essere umano, divinità o animale senza per questo perdere la sua Prakriti originaria