Haṃsa Libera Scuola di Hatha Yoga

Isvarakrisna

SAMKHYAKARIKA

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I modi di essere (Bhava), che sono la virtù e tutto gli altri, sono innati, Prakritili (naturali) e prodotti o acquisiti. Essi risiedono nel senso. L’embrione e tutto il resto risiedono nell’effetto.

… innati: le 4 disposizioni innate sono conoscenza, distacco, virtù, potenza; … Prakritili: effetto del karma e del lignaggio

… prodotti: derivano da insegnamento di un Guru, sono la conoscenza da cui deriva il distacco, dal distacco la virtù, dalla virtù il potere. Essi crescono quando Sattva è dominante, in caso contrario (cresce Tamas) sono il contrario. I quattro Bhava possono essere sattvici o tamasici (quindi 8) e sono chiamati Nimitta; divengono attivi al momento della fecondazione dell’ovulo.

… risiedono nel senso: Buddhi

… nell’effetto: il grossolano, corpo etc.

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Dalla virtù l’ascesa, dalla sua assenza la discesa, dalla conoscenza l’emancipazione, dal suo contrario il legame.

… ascesa: verso piani di consapevolezza superiori o mondi degli dei

… discesa: il passaggio a mondi inferiori o inferi

… la conoscenza è quella dei 25 principi qui esposta

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Dal (solo) distacco si produce l’assorbimento in Prakriti (prevale Tamas); dall’attaccamento appassionato la trasmigrazione (prevale Rajas). Dal potere l’assenza di ostacoli, dal suo contrario l’effetto opposto.

… assorbimento … : senza la conoscenza il distacco non porta alla liberazione

… attaccamento appassionato …: offrire sacrifici etc. per averne godimenti

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Questo (quanto esposto nei Sutra precedenti) è creazione della conoscenza e prende il nome di impedimento (falsa conoscenza), incapacità, contentamento o compiacimento e ottenimento o Siddhi. A motivo poi del conflitto che nasce tra i Guna per il loro reciproco squilibrio, le differenti forme di tale creazione diventano cinquanta.

… Questa è …: l’insieme dei 16 strumenti (8 cause, i Bhava, e i loro effetti e cioè virtù elevazione, distacco, dissoluzione in Prakriti, potenza, assenza di impedimenti, vizio discesa nei mondi inferi, ignoranza, legame, passione, rinascita, debolezza, impotenza) è creazione di Buddhi (conoscenza)

… impedimento: dubbio, ignoranza

… incapacità: il dubbio rimane anche successivamente alla percezione

… contentamento: mancanza di interesse, rifiuto a conoscere

… ottenimento: essendo le percezioni in stato sattvico si determina la comprensione anche per interposto oggetto, ad esempio vedendo un uccello appollaiato in alto se ne intuisce la presenza di un palo

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5 sono le forme dell’impedimento, 28 quelle dell’incapacità dovuta a deficienze dei sensi, 9 del contentamento, 8 dell’ottenimento o perfezione.

… impedimento: 1 – falsa conoscenza Avidya, 2 – egoismo Asmita, 3 – attaccamento Raga, 4 – repulsione Dvesa, 5 – attaccamento alla vita Abhinivesha

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Le forme di Avidya e di Asmita sono 8; di Raga esistono 10 modalità; Di Dvesa 18 e altrettanti di Abhinivesha.

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I difetti degli 11 sensi insieme con quelli della mente sono le incapacità. I 17 difetti della mente sono dovuti al contrario della soddisfazione e dell’ottenimento.

… incapacità degli 11 sensi: sordità, cecità, paralisi, perdita del gusto, dell’olfatto, mutismo, l’essere zoppi, l’impotenza e la follia.

… i 17 difetti della mente: le forme di contentamento sono 9, quelle di ottenimento (Siddhi) 8.

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I 9 tipi di contentamento (Tusti) sono i seguenti: 4 interni (che prendono il nome di) Prakritili, strumenti, tempo e buona sorte e 5 esterni, ossia quelli dovuti all’astinenza dagli oggetti dei sensi.

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Gli 8 ottenimenti sono il ragionamento, l’istruzione orale, lo studio, la triplice soppressione del dolore, l’acquisto di amici e la liberalità. Quelli sopramenzionati (impedimento, incapacità e contentamento) sono il triplice uncino rispetto all’ottenimento.

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Non può darsi corpo sottile senza modi di essere, né può esserci sviluppo dei modi di essere senza corpo sottile. Cosicché si svolgono due creazioni: l’una detta del corpo sottile, l’altra dei modi di essere.

Modi di essere: creazione della conoscenza, perché ogni corpo si ottiene in base agli impulsi Karmici. Vale anche al contrario.

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La creazione divina è ottuplice, di 5 tipi quella subumana, unica quella umana. Tale in breve la creazione.

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In alto predomina Sattva, in basso Tamas; nel mondo intermedio la prevalenza è di Rajas: così da Brahma sino a un tronco.

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Colà Purusha, che è senziente, percepisce il dolore prodotto dalla vecchiaia e dalla morte, fino al venir meno del corpo sottile; la sofferenza proviene direttamente dalla natura propria di questi stati di esistenza.

Colà: in tutti gli esseri e nei 3 mondi

… fino al venir meno: sino alla liberazione dalla Prakriti, all’estinzione del corpo sottile che avviene con l’illuminazione

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Sicché questo sforzo in quanto viene fatto dalla Prakriti, a cominciare dalla mente fino agli elementi grossi specifici, avviene per la liberazione di ogni singolo Purusha , cioè a vantaggio di un altro, pur sembrando avvenire per il proprio.

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A quel modo che il latte insenziente funziona in vista della crescita del vitello, così la Prakriti agisce in funzione della liberazione del Purusha.

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L’immanifesto agisce per liberare Purusha, non diversamente dalla gente comune che si adopera allo scopo di soddisfare il desiderio.

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Come la danzatrice smette di danzare dopo essersi mostrata in pubblico, così Prakriti cessa la sua attività essendosi manifestato il Purusha.

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Prakriti, che è generosa e provvista degli elementi costituivi, con innumerevoli mezzi, senza alcun beneficio per sé, compie l’utile del Purusha che è sprovvisto degli elementi costitutivi e non ricambia in nulla.

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Nulla è più sensibile di Prakriti la quale, non appena si rende conto di essere stata vista, non si porge più allo sguardo del Purusha.

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Perciò non si può dire che Purusha sia legato o liberato ne che trasmigri. Solo Prakriti, con i suoi molteplici stadi, è legata o liberata o trasmigra.

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La Prakriti lega se stessa da se medesima per via di 7 forme, per mezzo poi di un’unica forma si libera, compiendo così il fine del Purusha.

… 7 forme: virtù, distacco, potere, vizio, ignoranza, attaccamento e assenza di potere

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Perciò, grazie all’esercizio dei principi nasce una conoscenza la quale ci porta a considerare: Io non sono, nulla è mio, questo non sono io; questa conoscenza è totale e, non dandosi errore, risulta unica e pura.

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In virtù di ciò (la conoscenza dei Tattva) Purusha, che se ne sta raccolto in se stesso come uno spettatore, vede la Prakriti che ha cessato di essere produttiva e che risulta svincolata dalle 7 forme (tornata allo stato potenziale) per avere alfine compiuto il fine del Purusha.

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Purusha, uno, è indifferente come uno spettatore di teatro; Prakriti, una, cessa la sua attività quando sa di essere stata vista. Malgrado il contatto esistente tra i due, non sussiste movente per ulteriore creazione.

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Ottenuta la perfetta conoscenza la virtù e le altre forme divengono improduttive; tuttavia, per effetto degli impulsi karmici, il corpo permane ancora, così come accade col movimento della ruota.

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Avvenuta la separazione del corpo e avendo la Prakriti, poiché il suo fine è compiuto, cessata l’attività, Purusha perviene all’isolamento assoluto e definitivo.

… Isolamento …: astrazione dalla Prakriti

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Questa segreta conoscenza intesa a compiere il fine del Purusha e nella quale sono considerate nascita, durata e dissoluzione degli esseri è stata rettamente esposta dal sommo veggente.

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Il saggio compassionevolmente trasmise questa dottrina a Asuri; egli la trasmise a Paricasikha il quale di molto la ampliò.

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Tale dottrina tramandata mediante la serie dei discepoli fu messa in strofe da Isvarakrisna la cui nobile mente appieno conosceva il sistema filosofico.

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Gli argomenti trattati in queste 72 strofe sono in tutto e per tutto quelli dell’intero Sastitantra, tolti i racconti didattici e le controversie con le altre scuole.